La piaga sociale del Blog al femminile!

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Stamattina mi ero pure svegliata di buonumore, e dopo mezzora il sogno di una tranquilla giornata di routine (sì, a volte la “monotona” quotidianità distende i nervi, ve lo garantisco) era già svanito, anzi, buttato nel cesso. Mi è bastato mettere piede nel bar e ordinare il solito alla Franci che, vicino a me, due frastornate decidono di rovinarmi la giornata: dopo essersi sincerate l’una con l’altra di aver preso visione delle tabelle dei saldi, queste si confrontano sulle diete post festività braccate e stampate da internet.

-Senti, ma quella a base di ananas su Donna Malchiavata (utilizziamo nomi fittizi che è un attimo che mi si imbufaliscano le signore) l’hai vista?

– L’ho vista?! Mi si è arrotolata la lingua alla seconda riga! Se non altro dopo mi sono rifatta con quella che non ti devi pesare niente…come si chiama pure?! Dissociata, sì sì, scaricatela che è una figata assurda, è su MaDonna Santissima, ci scrive una tipa che faceva il liceo con me!

– Beh, ma l’avrà copiata da DiDiDissociataMentale, quella degli smalti!

A momenti vomito. Poi mi si accende la lampadina per una sana polemica da bar. Ragazzi, ma soprattutto ragazze della rete, siamo davvero come ci si descrive nei blog? Sono quelli i nostri interessi? Rettifico: siamo davvero così cretine? Al di là di cosa possano pensare gli utenti girovaghi del web a proposito del nostro quoziente intellettivo, e a me non è mai importato un granché dell’opinione altrui, ma che figura stiamo facendo fare alla nostra povera coppia di cromosomi X?! E magari le affiliate a queste cosche tutte lustrini e pailettes son pure quelle che si lamentano che l’uomo è capace di parlare solo di calcio, di figa e di sua madre!

Tra home page in stile shabby chic (ho studiato, prima di oggi pensavo fosse una razza canina) e dettagliate narrazioni di vivaci scorribande dall’estetista di fiducia, l’impressone che ho avuto della donna tipo del XXI secolo è solo una: che cazzo di chiaviche siamo diventate! Con tutta la solidarietà che naturalmente nutro per il mio stesso sesso, non posso esimermi dal giungere alla conclusione che siamo alla canna del gas. I menù a capo di questi portali telematici vedono al 90% le seguenti categorie:

  • Bellezza: fondamentalmente le disgrazie a cui la temeraria blogger cerca di porre rimedio sono due, ovvero le rughe e la ciccia. Io, pur di dormire due minuti in più, a prepararmi ci metto dai 10 ai 15 minuti e senza trascurare affatto l’igiene personale, primo perché ho buonsenso ed amor proprio e secondo perché nessuno vuole interagire con qualcuno che puzza, neanche da lontano. Blog dopo blog, pagina dopo pagina, ho realizzato che a quanto pare esistono delle creature masochiste che si prendono la briga di mettersi la sveglia alle 4.00 per autoinfliggersi: creme rigeneranti home made a base di bicarbonato, ricostruzione facciale con chili di fondotinta piallato direttamente sull’epidermide insieme a 5cc di calce viva in formato duttile, sai mai che non mi asciughi i brufoli, lettino solare comprato in comode rate trentennali e che probabilmente funziona male da quando te l’hanno montato in quella che originariamente doveva essere la cameretta dei figlioli o mal che vada lo studio, depilazione totale con surrogato della spada laser di Anakin Skywalker, ricostruzione delle unghie modello tigre del Bengala, elettrostimolatore arrivato per posta da Media Shopping e vestiti stringenti/automodellanti/dimagranti che manco in manicomio vi legano così bene. Non vorrei essere nel vostro uomo quando per la prima volta vi vede uscire dalla doccia, probabilmente penserà che vi hanno sostituito con Patty e Selma dei Simpson tra lo shampoo e la passata di balsamo.
  • Shopping: minchia se siete fissate, vi confrontate pure su quale mutanda vi fa il ventre più piatto e dove poterla comprare. “Beh, se lo fanno per individuare una forma di risparmio o per una questione di qualità non fanno neanche male” mi azzardo a riflettere. Col cazzo signore, alla fine vince sempre una sottospecie di “grannies panties”, la mutanda della nonna per intenderci, made in Taiwan e per comprarla accettano solo American Express o asportazione del rene. Io capisco che vi hanno inculcato nella testolina il concetto che più brutta è la mutanda che indossi e più hai una possibilità di finire a letto con qualcuno, ma vi posso confermare che di certe zozzerie il mercato del mercoledì al paesello ne è pieno e il pacco scorta famiglia non viene battuto a più di 9€. Inquietante è pure il minimo comun denominatore che vi fa discutere di un capo d’abbigliamento piuttosto che un altro: la visibilità nei confronti della preda, l’uomo. Guardate che accecarlo con panta glitterate e confonderlo con crisi epilettiche dovute a pellicce sintetiche fucsia non sono tattiche di abbordaggio, siete borderline con azioni bellicose e di caccia al cinghiale…ve lo volete scopare o mangiare?!
  • Psicologia: oooh, finalmente un argomento che merita, se non altro vi sistemate le turbe recondite nelle (poche) sinapsi avanzate! Invece no, anche qui un buco nell’acqua; tra i titoli degli articoli di maggior spicco ricorderei: A) Come fargli pensare che sei tu quella giusta; B) Ti amo, non ti lascio…ma ti regalo due corna, buon San Valentino (ve lo giuro); C) Come gestire una relazione galeotta in ufficio (poi non vi lamentate se vi danno delle troie); D) le dieci cose da non fare mai a Capodanno E) le dieci cose da fare assolutamente a Capodanno; F) Dimmi che rossetto usi e ti dirò chi sei.
  • Sesso: qui c’è da mettersi le mani nei capelli, io davvero non credevo, non sapevo, non immaginavo, se no col cazzo che ci mettevo il naso! Allora, bamboline care, scusate la bruttura e la schiettezza…ma veramente pensate che sia un blog ad insegnarvi a fare i pompini?! Ok le lezioni su come stendere lo smalto sulle unghie…ma i pompini?! Siete certe che una perfetta sconosciuta, la quale probabilmente soffre di carenza avicola ,vi possa spiegare come raggiungere l’orgasmo sotto le coperte? E chi cazzo è questa? L’alter ego del vostro punto G?! Poi sentite, il voler disquisire di come fare sesso aiuti la longevità di pelle e capelli è la ciliegina sulla torta, già vi vedo col partner: “Amore, ho le doppie punte, trombami!”.
  • Alimentazione: voi altre dovete proprio castrarvi l’esistenza se no non siete felici eh?! Io davvero vorrei avere il potere e l’abilità di intervistare il vostro inconscio ogni qualvolta vi sentiate l’irrefrenabile voglia di gustare un buon centrifugato di sedano, cumino, rapa, chicchi di caffè di Kopi Luwan, occhi di tonno e mazzetti di erba gatta, per dare voce al suo disgusto. VOI vi siete convinte che sia buono perché toglie la cellulite ma la verità è che fa cagare, Cristo! L’insalata scondita purificherà anche ma è una merdata da capra! Il cracker di riso con farcitura di vespe selvatiche scottate vi regalerà sicuramente dei riflessi della madonna, ma io piuttosto resto calva a suon di caramelle gommose, per la miseria. E se ingrasso? Vai a correre, così non ti leggi i blog al femminile, scopa come piace a te e non alla blogger che smaltisci il cenone…guarda, piuttosto drogati ma il centrifugato no!

So per certo, e per fortuna, che non tutte le donne si identificano in questo genere di letture, che esistono donne a cui piace vivere senza martoriarsi l’esistenza, che sono capaci di far funzionare il cervello, udite udite, anche senza un uomo che le rammenta quanto è bella e magra e fashion, che  hanno passioni costruttive senza costruirsi le unghie, che sanno cosa vogliono dalla vita senza dover compilare test a scelta multipla, che sanno SCEGLIERE da sole e da sole si compongono le loro conferme a prescindere dal colore che va di moda quel mese, che hanno una vita e cercano di coglierne il bello anche struccate, grasse, felici. A queste donne va la mia stima, alle altre la mia compassione.

7 pensieri riguardo “La piaga sociale del Blog al femminile!

  1. Ti farei un applauso giuro! Quella che hai descritto è l’ampia categoria delle donnicciole che tanto danno arrecano a questo sesso. La cosa che mi da ancora più rabbia quando ci ho a che fare è che spesso e volentieri non son persone stupide o ignoranti anzi spesso tutt’altro. Ma sono vittime (e complici) di stereotipi. Che siano quelli storici della donna che deve essere bella, figa, perfetta ecc, o quelli indotti dai tempi recenti (quella che per me è la sindrome da sex and the city): dobbiamo essere sessualmente emancipate, disinibite ecc, vediamo di farli soffrire, ci piacciono i toy boy, tanto mi servono solo per scoparci (salvo poi entrare in crisi mistica per il maschio di turno che diventa ossessione sofferenza).
    Perchè il problema di fatto non è la cura estetica o il volersi male, o l’abbigliamento o quant’altro ma l’ossessione che le donne ci mettono in tutte queste cose. Così dall’usare dei buoni prodotti per il viso si passa a pratiche di struccaggio di 1 h (cronometrata) e si sta a controllare ogni minimo dettaglio di un’etichetta; dal voler mangiare bene per fisico e salute si arriva a “ragazzeeee, ommmiooodddiioooo mi son mangiata una fetta biscottata con un velo di nutella, ho sgarrato tanto? ho buttato all’aria tutto??? (realmente letto). Non so davvero quale possa essere l’origine di queste deviazioni ma son certa che non facciano bene alla categoria.

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    1. Le domande delle decerebrate con tanto di strascico di vocale (“ommiooooooddioooooooooooo”) erano un altro punto su cui avrei aperto una discusisone poi ho tralasciato, mi fa piacere che anche tu l’abbia notato! 🙂

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