Che caspita è il Rosatellum?

scheda elettorale

Ultimamente se ne sente tanto parlare, i politici creano tafferugli quotidiani per distoglierci dal dato di fatto che probabilmente neanche loro sanno da che parte stare, e quando si cercano spiegazioni in merito son tutti impegnati a fare altro, a cercare su Google, a fingersi anarchici contro il sistema così ce ne possiamo sciacquare le mani…insomma, ‘sto Rosatellum non è proprio così chiaro (il politichese non è roba da tutti ragazzi). Ci provo io, arricchita dalla lezione di Augusta, 40 anni suonati per gamba e con un debole per il Varnelli, durante il nostro caffè di stamani al bar (se no che chiacchiera da bar sarebbe?!).

Tu, onesto cittadino con ancora nella testa i racconti di tuo nonno partigiano, senti come diritto e dovere il compito di andare a votare e dire la tua a proposito dei due zibaldoni relativi a Camera e Senato. Vi faccio l’esempio della Camera: abbiamo 630 posti vacanti dove appoggiare 630 dei nostri beniamini politici. Il 37% di questi posti (altrimenti detti seggi) lo votiamo con il sistema maggioritario: scegliamo il nostro supereroe, il cui nome sarà tra quelli tutti soli soletti, belli in fila uno sotto all’altro, a sinistra della scheda elettorale (contrassegnato con la B di Batman nell’unica immagine di questo articolo quindi su, a ‘sto giro siamo in bolla). Qui è facile: chi ottiene la maggioranza dei voti ha il posto (il seggio, va’ che è l’ultima volta che ti aiuto), gli altri a casa! Questo metodo favorisce le coalizioni: se io sono Batman del partito dei Buoni, e ho buone possibilità di diventare il super capo di tutti i buoni, tutti gli altri buoni un po’ più scarsi, tipo Robin, vengono ad imbuonirmi per stare nella mia squadra, e se sono della mia squadra, ovviamente, quando vinco un posticino se lo guadagnano di default (Robin contro il Joker, è dato 10 a 1 anche alla Snai). Stessa cosa vale per il partito dei Quasi buoni, che di regola vengono cagati poco e niente, che chiederanno a Batman di inserirsi nella squadra e che quindi troverete nella stessa coalizione.

Adesso arrivano i cazzi: tutti gli altri (a parte un misero 2% che lascerei da parte) vengono votati attraverso il sistema proporzionale: questo riguarda la parte a destra della scheda elettorale, dove ci sono liste infinite di nomi che probabilmente non avete mai sentito nominare vicino ai simboli dei singoli partiti (sono quelli contrassegnati con la R di Robin) che sono riusciti ad accaparrarsi uno spazietto nella lista di Batman. In questo caso sbarrate il logo del partito, non il nome del singolo candidato (te piacerebb’ eh, furbetto?!), e a seconda della percentuale che ogni partito ottiene a livello nazionale gli verranno assegnati altrettanti seggi: tornando a Batman, se il partito dei Buoni ottiene in tutta Italia il 23% dei voti avrà il 23% dei posti (non di tutti, il 37% l’abbiamo già dato ai più fighi, questi si dividono il 61% che avanza senza considerare il 2% di voti all’estero).

Quando andate a votare, perciò, prima di inculare la matita che vi metteranno a disposizione o utilizzarla per scrivere il numero di telefono di quella stronza che vi fotte sempre il parcheggio accompagnato da messaggi osceni, potete:

  • Sbarrare il logo del partito: se sbarrate il partito dei Buoni, votate automaticamente anche Batman;
  • Sbarrare il nome di Batman: Batman si prende uno dei posti di quel famoso 37% iniziale, ma attenti perché così date comunque modo anche a tutti i Robin di accumulare punti per vincere il mantello;
  • Sbarrare il nome di Batman e contemporaneamente quello del partito dei Cattivi: non potete, scheda nulla, licenziato, capra, deciditi!
  • Sbarrare il nome di Robin: noooooo, cazzo, i vari Robin trovano un impiego quando Batman vince, è inutile che spingi su Robin!

Chi trae beneficio da tutto ciò? Di solito la risposta è “chi è al governo in quel momento” (con questa ve la cavate anche se non sapete nulla). Sicuramente il centrodestra due conti se li è fatti, e visto che di aspiranti Robin ne contano a bizzeffe nelle loro file, e tenendo conto che se non prendi almeno il 3% dei voti te ne vai a casa sì o sì, quelli che sanno di raccogliere solo briciole (Angelino Alfanino, ti fischiano le orecchine, stella?!) son lì che sbavano la benevolenza del Batman (ahahahahahah) di turno. L’altro step è che ogni coalizione deve arrivare almeno ad un 10% dei voti. Il movimento 5 stelle, sicuramente, non si sta segando all’idea, perché per loro esiste UN SOLO BATMAN E UN SOLO CAZZUTISSIMO ROBIN, quelli poco buoni/quasi buoni/buoni solo a Natale, non se li filano manco di striscio. Quelli di sinistra, come al solito, ci stanno ancora pensando, non sanno, non dicono, forse non volevano fare neanche i politici da grandi.

 

 

 

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